Quel luogo dove ognuno di noi ha corso a perdifiato,
ridendo con ogni singola cosa che aveva il piacere di dipingergli sfondi attorno.
Correvamo, saltavamo, ballavamo
e non ci importava di nulla che non fosse lì,
in quel momento con noi.

Parlo di quel luogo in cui viaggiavamo da piccoli,
quando ancora conoscevamo solo magia,
quando i grandi erano i nostri eroi e sognavamo di essere loro.
Quel luogo in cui credevamo nelle favole.
Esisteva davvero quell’amore unico,
e tu, riuscivi persino a vederlo,
a sentirne la voce, la bellezza, l’armonia.

Mi riferisco a quel luogo in cui non serviva
parlare di gentilezza, bellezza, vita, meraviglia, stupore,
gioia e speranza:
poiché tu eri gentilezza, bellezza, vita, meraviglia stupore,
gioia e speranza!

Ehi, hai presente quel luogo?

Quello in cui ti sentivi così piccino di fronte alla luna
che non riuscivi a trattenere quel “Ohhhhh” mentre la guardavi.

Ti batteva forte il cuore e gli adulti potevano farneticare ciò che volevano
ma non c’erano dubbi per te:
tutto ciò che ti circondava era magico!
Non capivi cosa fosse successo a quelle buffe e strane persone

che si definivano adulti ma…
potevano continuare a dirti ciò che volevano.
Erano loro a sbagliare, ne eri certo!

Ed eccoci qui, ora siamo noi gli adulti e ogni tanto tornare a dire “Ohhhh”
con la magia negli occhi fa bene al cuore.
Ci ricorda quanto è importante impegnarci
a ritrovare la saggezza di quel bambino che eravamo.

Ehi, hai presente quel luogo?