Tempo fa lessi un libro di Enrico Galiano dal titolo:
“Tutta la vita che vuoi”.
Ricordo, in particolare, quanto mi colpì
questa parte:
<<…un giorno quando gli ho chiesto
se c’era un modo
per non farsi sopraffare da tutto questo,
per non dargliela vinta a quei pensieri
che ti vogliono
far spegnere la luce, mi ha detto:
“…quando vedi qualcosa che
ti tocca dentro,
devi solo fare una cosa…facci caso.
Non lasciarla scorrere come se
niente fosse.
E fallo tutte le volte che puoi”.
<<…da quel giorno, quando mi arriva
addosso qualcosa
per cui vale la pena vivere,
non me ne frega niente
di quanto possa sembrare piccolo,
o stupido:
ci faccio caso e me la scrivo>>
Sabato mattina mi sono
ritrovata a ripensarci.
Ho partecipato ad un evento
in mezzo alla natura:
un concerto all’alba per il
solstizio d’estate.
Queste due persone, vicine,
che si vedono di schiena,
sono diventati una delle cose che
mi hanno toccata dentro:
Numero 88
La dolcissima coppia di fronte a me,
seduti a terra,
la carezza di lui sulla testa di lei e
il sorriso di lei dedicato a lui.
Cantano amore.
Negli anni ne ho scritti molti altri,
di questi momenti “bellezza”
numerandoli.
Ad esempio:
Numero 20
La bellezza del cielo di luglio,
alle 21,
ammirato da seduta,
in mezzo ad un campo di grano.
Numero 54
Il suono dei miei passi
a piedi scalzi, sull’erba.
Numero 48
Mia nipote che cerca di prendere
una bolla di sapone riempiendo l’aria
con le sue risate.
Numero 65
Mio padre, alla cena che
gli ho preparato
per i suoi 70 anni
che dice commosso:
“E’ stata la festa più bella di sempre”.
Trovo sia stupendo scrivere
questi momenti e,
numerandoli,
capire quanti siano nella nostra vita,
capire quanta meraviglia ci vive dentro,
di quanta meraviglia possiamo essere grati.
Numero 89
Correre scalza in un lavandeto
godendo del profumo,
dei colori,
del senso di libertà.
Numero 19
Io e Boc in un ostello a Dublino.
Numero 28
La mia mano sul suo cuore
e la sua sul mio
guardandoci negli occhi,
in mezzo ad un bosco.
Numero 22
Quella sensazione che si prova
appena poco prima
di capire di essere innamorati.
Numero 43
Mia nipote che mi chiede:
“zia cosa creiamo oggi?”
La protagonista nel libro,
ha uno zaino in cui tiene tutti
questi suoi
“momenti meraviglia”
numerati e scritti su piccoli foglietti.
Quando si sente giù, rovescia lo zaino e
comincia a leggere.
Sorrido pensando a quanto
sarebbe bello se
ognuno di noi “coltivasse” il proprio
zaino/valigia
e se ci si potesse ritrovare
tutti a rovesciare e
condividere la propria
meraviglia insieme…
e ritrovarsi a dire
“Ne vale sempre la pena”.
Uno io, uno tu, uno lui, uno lei…
Mille zaini che si aprono,
millemila motivi per cui sorridere
e ringraziare d’esserci.
Numero 1
Condividere bellezza
